Dispositivi orali

Conosciuti anche con il termine di MAD (dispositivo di avanzamento mandibolare) si tratta di apparecchi tipo bite che provocano l’avanzamento della mandibola e della base della lingua in modo tale da “aprire” lo spazio aereo tra la base lingua medesima e la parete del faringe impedendo così gli episodi di apnea.

Le Linee guida Italiane recepite dal Ministero della Salute nel febbraio 2015 indicano come possibile scelta l'uso di dispositivi orali nel caso di russamento semplice, OSAS di tipo lieve o moderata in alternativa a CPAP o chirurgia, ed OSAS grave solo in caso di intolleranza o rifiuto della CPAP o della chirurgia.

Possono inoltre essere usati anche in terapia combinata in associazione con la CPAP, con gli interventi chirurgici ORL, con la terapia posizionale, con la terapia bariatrica, con le terapie per la perdita di peso, con le terapie mediche; ed ancora in pazienti che usano CPAP come alternativa quando questa non può essere usata (viaggi, campeggio, congestione nasale).

Vi sono in commercio circa 80 tipi diversi di dispositivi orali, alcuni ormai in disuso come i protrusori linguali, ed altri poco usati come i monoblocchi; i più innovativi e performanti sono i MAD regolabili ed è per questo che il dispositivo deve essere prescritto e costruito da un dentista qualificato ed esperto in Medicina del Sonno.

Deve essere fabbricato usando impronte individuali, essere personale, titolabile, modificabile e deve avere certificazione e garanzia.
Il dentista deve accertarsi tramite attento esame clinico radiografico, fotografie ed impronte personali che il paziente possa trarre beneficio dal dispositivo.
Deve inoltre impostare un piano di follow-up così da ottenere sempre il massimo funzionamento dal MAD, controllando e gestendo anche eventuali effetti collaterali che possono presentarsi a breve e lungo termine e che devono essere messi a conoscenza ed accettati dal paziente.

Numerosi sono i lavori scientifici che dimostrano l'efficacia a lungo termine, l'aderenza e l'accettabilità di questa terapia.
I dati pubblicati affermano che il 76% dei pazienti usano il loro MAD dopo un anno, il 62% lo utilizzano dopo quattro anni, e l'aderenza è del 90% (uso di 4 notti per settimana).

Il MAD è risultato efficace nel miglioramento della sonnolenza soggettiva e degli indici obiettivi rispetto ai controlli delle polisonnografie, nella riduzione modesta della pressione arteriosa sia diurna che notturna, effetto utile per ridurre le conseguenze cardio e cerebrovascolari, del russamento, della sonnolenza diurna, della qualità della vita.

In conclusione la figura dell'odontoiatra nella Sindrome delle Apnee Ostruttive del Sonno trova la sua collocazione nell'ottica dell'approccio che deve essere quello di un team multidisciplinare di specialisti che ha la necessità di individuare la migliore soluzione terapeutica per ogni singolo paziente.

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